*«Volete figlie più forti anche in matematica ? Regalate loro più Lego e
meno bambole»*
L’ appello di
Elizabeth Truss, sottosegretario
alla Scuola britannico dichiara che per
superare il gap con i maschi bisogna puntare
su giochi che sviluppino abilità cognitive .
La parlamentare dichiara che la
distinzione rigida dei giochi sulla base del genere non è solo nociva per la
vita futura dei piccoli e per le loro scelte di carriera, ma anche per la
stessa economia nazionale .
E’ importante abolire questa distinzione
iniziando dai giochi, perché s' impara , prima ancora che a scuola, giocando. Pertanto,
la cultura comune e quella prevalente negli ambienti più alti, deve affrontare
in modo decisivo questo cambiamento ideologico, in considerazione che la separazione dei giochi non solo infonde precocemente nei bambini
degli stereotipi standardizzati dal tempo, ma finisce per limitarne creatività
e potenzialità, spingendoli a realizzarsi in
figure preconfezionate, invece che
dare spazio alle attitudini loro
più congeniali.
Il discorso è valido soprattutto per le
bambine, ritenuto che il marketing si
rivolge a loro proponendo principalmente bambole, trucchi e strumenti da
cucina, indirizzandole sin da piccole verso un ruolo abbastanza definito che rischia
di confinare il loro talento e inibire le loro potenzialità.
A sostegno di quanto sopra, anche un articolo
apparso sull'Independent, racconta del dibattito attualmente in corso in
Gran Bretagna sull'opportunità o meno di distinguere i giocattoli adatti
ai maschi dai giocattoli adatti alle femmine.
Il deputato
che ha aperto la questione , anch’esso donna, evidenzia che la distinzione in parola è in
gran parte mutuata dal marketing, che spinge sin da piccoli bambini e bambine a
sviluppare interessi ed abilità diverse.
Sarebbe quindi più opportuno che i bambini venissero lasciati
liberi di scegliere i propri giochi, proponendo loro cose
diverse e assecondando le loro inclinazioni, abolendo le tradizionali distinzioni
dei giocattoli per maschi e per femmine:
quindi una bambina può giocare con macchinine e Piccolo Chimico, se lo
desidera, mentre un bambino può anche divertirsi spingendo un passeggino da
bambola.
Le iniziative delle due parlamentari rivestono
una fondamentale importanza che è quella di sdoganare i preconcetti del caso, a livello culturale . Si inizia dai giochi che appassionano i nostri figli da
piccoli e lasceranno tracce anche nelle loro preferenze e inclinazioni future.
A favore di quanto sopra………..
” QUALCUNO HA GIA’ INIZIATO”
- E del resto i brand di giocattoli non stanno
a guardare e i più illuminati hanno già avviato questa rivoluzione. I grandi
magazzini britannici Marks & Spencer hanno promosso una campagna improntata
alla neutralità di genere nei giochi, coniando lo slogan «Let Toys be Toys». E’
il caso poi di un’azienda californiana, la GoldieBlox, specializzata in
giocattoli ingegnosi, che ha realizzatouno spot delizioso che spinge le ragazzine a
lasciar perdere le principesse e a impegnarsi per diventare ingegneri da
grandi. O al limite nulla vieta di diventare principesse-ingegneri.
http://www.corriere.it/scuola/14_gennaio_23/truss-sottosegretario-lego-bambole-giochi-gap-genere-figlie-matematica-b3465de8-843d-11e3-a32e-831830ba1aa5.shtml